‘I Sognatori devono nascere dagli Stati Uniti’

Queste le parole di Donald Trump rilasciate in un’intervista al ‘Real Clear Politics, ‘

Elio D'Anna e Donald Trump
Elio D’Anna e Donald Trump

“Vorrei vedere i nuovi Sognatori nascere negli US, persone che crescono i loro figli infondendogli i principi del Sogno… nei nostri programmi parliamo sempre del Sogno e di come trasferirlo ad altre persone, voglio che i bambini crescano e vengao educati in un’America che da sempre è patria di tutti i sognatori. Un’America che ora ha smesso di sognare.”

http://www.realclearpolitics.com/video/2016/02/15/trump_on_dreamers_i_want_dreamers_to_come_from_the_united_states_theyre_not_dreaming_now.html

C’è un’ombra che incombe sull’universo delle imprese familiari (due terzi del totale delle imprese italiane): il passaggio generazionale. Per comprendere la rilevanza economico­ sociale del passaggio generazionale e l’importanza del family business in Italia e nel mondo (solo negli USA sono 20 milioni, 75% del totale), basti pensare che l’operazione di “cambio della guardia” interessa ogni anno 66.000 imprenditori per lo più ‘over 60’ e altrettante imprese che danno lavoro a oltre 220.000 dipendenti.

Il visibile nasce dall’invisibile; e anche l’impresa, ancorpiù quella a carattere familiare, non fa eccezione. Dietro capannoni, automezzi e macchinari, oltre uffici e magazzini, al di là dell’esercito di dipendenti, dirigenti, fornitori e stakeholders di ogni tipo, c’è il sogno di un uomo.

Il destino di un’impresa è legato al suo fondatore

 Il destino di un’impresa, e tutto quello che ha conquistato in anni e anni di attività, è legato a filo doppio alla figura del suo fondatore, e perfino dalla integrità fisica del suo leader. La European School of Economics indica che il destino di interi imperi industriali e finanziari dipende dalla integrità del ·sogno’ imprenditoriale da cui sono nati, dall’impeccabilità del leader.

Per i giovani che devono allenare imuscoli della responsabilità per ereditare il non lieve fardello di un’impresa familiare, occorrono Scuole imprenditoriali, Scuole dell’essere che riconoscono nelle organizzazioni l’esistenza di una sostanza preziosa, viva e palpitante, di un’intelligenza che scorre ne11e loro vene. Sempre la stessa, da11e più antiche civilta fino alla moderna storia del business.

Una vera Scuola

Per trasferire con successo da padre in figlio una macchina complessa, fatta di uomini, di idee e di beni, com’è un’impresa, occorre una preparazione speciale, occorrono scuole e università che insegnino che il “sogno” è la cosa più reale che ci sia; che dietro tutto quello che vediamo e tocchiamo, dietro i grattacieli della finanza, le piramidi dell’industria, dietro ogni raggiungimento della civiltà, c’è sempre il sogno di un uomo, di un individuo, di un visionario luminoso. L’educazione di massa, le università/alveare non possono prepararli né accoglierli. Una vera scuola dovrebbe ricordare ai giovani la loro unicità, la loro originalità e di non separarsi mai dal proprio sogno/identità. “Fai solo ciò che ami”.

Educare imprenditori è un’attività sovversiva

Per chi poi dovrà essere il continuatore delle fortune familiari, e portare avanti il ‘sogno’ imprenditoriale, occorre rafforzare le qualità della leadership, il coraggio, la sincerità, l’indipendenza del pensare, l’amore per l’impresa, per i propri uomini. Occorre sviluppare in lui un sesto senso: l’intuito, ed un settimo senso: il ‘sogno’.