… Un futuro orizzontale?

Second Education

Non tutto quello che ci è stato insegnato è da rigettare, se un uomo è soddisfatto della propria vita gli basta essere ben attento a non cambiare nulla, neppure il più piccolo pensiero o atteggiamento, ed assicurarsi che nella sua esistenza nulla vada oltre gli apparenti, superficiali cambiamenti, tutto resterà immobile e si entrerà in un ciclo di eventi ripetitivi e ricorrenti.

In questi casi, che riguardano la quasi totalità dell’umanità, non è neppure possibile parlare di futuro, ma di un falso futuro, di un futuro orizzontale.

Il materiale dell’esistenza già trascorsa raccolto dalle spalle viene proiettato avanti fingendo che sia futuro. Gli eventi della nostra esistenza, camuffati, con barba posticcia, naso ed occhialoni finti, come in una gag d’altri tempi, si ripresentano e ci ingannano contrabbandandosi per futuro.

In sintesi, ciò che ci è stato dato, ciò che siamo e che sappiamo, è perfetto per restare dove siamo ma è una zavorra intollerabile se vogliamo andare oltre.

Un uomo che vuole imprimere una svolta evolutiva alla sua esistenza scoprirà presto che neppure un granello della sua vecchia vita può seguirlo nel prossimo passaggio. Dovrà prendere tutto quello che ha capito, sentito, pensato, percepito, provato, creduto, amato o odiato, tutto quello per cui ha provato attrazione o repulsione, interesse o incuria, ed abbandonarlo o trasformarlo verso la nuova direzione.